Si ricavano dai semi (di girasole, arachidi, soia) dai frutti (cocco, palma) e dal germe di molti cereali (mais, riso o frumento). In base al procedimento di estrazione si distinguono due categorie: oli di semi estratti con solventi e oli di semi estratti per pressione o spremitura. I primi rappresentano la stragrande maggioranza degli oli di semi in commercio, poiché la tecnica consente una resa del 99%, abbassando notevolmente il costo di vendita.
Tutti gli oli sono composti per il 98% da miscele di molecole chiamate trigliceridi degli acidi grassi, sosanze importanti per l’uomo che hanno un valore energetico di circa 9kcal/g. Sotto l’aspetto calorico tutti gli oli si equivalgono: la sensazione di maggior leggerezza che alvolta è atrribuita ad alcuni oli di semi è data dal gusto più sfumato e dal colore giallo palido.
Oli spremuti a freddo
Girasole Sapore gradevole, ricco di acidi grassi essenziali e vitamina E, antiossidante. Da tenere in frigo, bottiglia scura.
Lino Contiene elevate percentuali di acidi grassi polinsaturi, tra cui molti essenziali e fitoestrogeni naturali. Fragilissimo, deve essere tenuto al buio e in frigo, altrimenti si altera.
Mais Contiene fino al 57% di acidi grassi essenziali e sostanze che rallentano l’assorbimento del colesterolo, lecitina compresa. Grandi quantità di vitamina E.
Sesamo Un concentrato di vitamine, sali minerali e lecitina, utile per contrastare il deposito di colesterolo nelle arterie.
Soia Contiene vitamine, lecitina e un concentrato di di acido linoleico e linolenico: due cucchiai al giorno di olio di soia soddisfano il fabbisogno di questi due acidi grassi che il corpo non produce. Poco stabile al calore, meglio usarlo a crudo.